La notte nel cuore trame 1ª stagione, allerta in hotel: Bunyamin annuncia la fine di Samet
Nelle prossime puntate de La notte nel cuore, una chiamata nel cuore della notte sconvolgerà l’hotel Sansalan. I dipendenti, spaesati e ancora assonnati, verranno radunati nella hall senza comprenderne il motivo. Sarà allora che Bunyamin, con voce spezzata e passo grave, annuncerà la scomparsa di Samet Şansalan, chiedendo al personale di onorarlo secondo tradizione, preparando halva e lokma per la comunità. Una scena composta, carica di fede e rispetto.
Una notte che non promette pace
Nelle prossime puntate il pubblico assisterà a un momento solenne e carico di tensione.
Nel cuore della notte, i dipendenti dell’hotel verranno convocati d’urgenza e, confusi e increduli, si ritroveranno riuniti nella hall dell’hotel senza comprenderne il motivo.
Il figlio di Samet Şansalan, Bunyamin, arriverà davanti a loro con passo grave e sguardo lucido, anche un po’ tragicomico, pronto a dare una notizia che sconvolgerà tutti. Si rivolgerà ai lavoratori con tono spezzato dicendo: “Amici, preziosi, valorosi lavoratori del nostro hotel di famiglia. Vi leggo negli occhi una domanda: perché siamo qui, a quest’ora? Ebbene, ho una notizia dolorosa. Vi prego di restare forti. Con il cuore che trema devo comunicarlo: il nostro prezioso uomo d’affari, il benefattore di tutti noi, il nostro fratello, padre per molti, e per me padre vero, Samet Şansalan, è tornato al suo Creatore”.
I presenti resteranno ammutoliti, incapaci di reagire. Lui continuerà, come a voler guidare la loro emozione: “So che il vostro dolore è grande. So che vi costa crederci. Ma cosa possiamo fare? Se il Signore lo ha voluto con sé, vuol dire che lo ha amato più di noi”.
Un rito di comunità: halva, lokma e memoria
Poi, cambierà tono, invitando tutti a unirsi: “Una cosa però possiamo farla. Possiamo onorare il suo viaggio, nel modo più degno. Non chiamiamola commemorazione, diciamo onorare. Lo onoreremo insieme. Daremo la mano l’un l’altro. E per alleviare, almeno un po’, il dolore del nostro popolo, prepareremo lokma, halva, li distribuiremo gratuitamente”.
A quel punto, Bunyamin guarderà verso il personale di fiducia: “Ayşenur, lo sai, mio padre amava i tuoi lokma”.
Si sentirà una risposta commossa, spezzata: “Va bene, li farò”.
Poi toccherà a Tülay: “Tülay, ti prego, le halva”. Tülay si mostrerà esitante e Bunyamin chiuderà la questione con dolce fermezza: “Va bene, Tülay”.
Così, tra sgomento, fede e senso del dovere, il personale dell’hotel inizierà un percorso di lutto e solidarietà, unendo le forze per onorare il nome di Samet Şansalan come richiesto.