LA NOTTE NEL CUORE ANTICIPAZIONI: UNA SCELTA DIFFICILE E UNA VERITA’ CHE CAMBIA TUTTO!
Nella penombra di una sera carica di presagi, Hikmet avanza silenziosa tra le strade deserte, portando con sé un segreto capace di distruggere vite. Il suo incontro con Nial, la moglie di Gurkan — l’uomo misteriosamente scomparso e un tempo proprietario del negozio di tappeti — è breve ma velenoso. Con parole sussurrate e sguardi taglienti, Hikmet insinua che dietro la sparizione del marito possa esserci Sumru. La donna semina il dubbio e si allontana lasciando Nial turbata, divisa tra la paura e il sospetto.
All’alba, una nuova verità si prepara a esplodere. Cihan mostra a Melek un video che immortala lui e Nu in momenti cruciali: un documento voluto da Tarkan, simbolo di una guerra ormai inevitabile. Melek guarda le immagini con terrore, mentre Cihan le confida che la pace con Nu è finita. La tensione cresce, e la parola “guerra” risuona come una condanna.

Nel frattempo, in ospedale, Nazim incrocia Sevilai e tenta un gesto gentile, ma la loro calma viene spezzata dall’arrivo di Nu, furioso e accecato dalla gelosia. Lo accusa di perseguitare la sua donna, travolgendo tutto con la rabbia. Nazim, umiliato ma dignitoso, gli risponde che solo Dio può aiutare una donna a vivere con un uomo come lui. Quella frase accende la miccia: un pugno, urla, l’intervento della sicurezza. Sevilai, sconvolta, cerca di placarlo, ma Nu le impone di non vedere mai più Nazim. Le loro vite sembrano crollare, e anche Sumru, accorsa sul posto, non riesce a riportare la calma.
Un annuncio interrompe la tempesta: Tahsin è salvo. Si risveglia in ospedale e, con voce debole ma lucida, racconta di aver sentito una voce che lo chiamava a non abbandonare la vita. Sumru, in lacrime, lo accoglie come un miracolo, stringendogli la mano e ringraziando il destino per averglielo restituito. È un momento di pace effimera, un fragile respiro prima di un nuovo dolore.
Mentre Cihan si reca alle stalle, trova Samet in una discussione feroce con Rifat, un sicario dal cuore di pietra. Da quel dialogo emerge la verità più terribile: Samet aveva assoldato Rifat per uccidere Tahsin. Cihan rimane pietrificato. Il suo stesso padre, l’uomo che aveva giurato di volere la pace, era pronto a macchiarsi di sangue. Le parole si trasformano in colpi invisibili tra padre e figlio. Cihan, distrutto, grida che il suo eroe d’infanzia non esiste più. Samet, ferito dall’accusa, tenta di difendersi, ma la sua rabbia lo tradisce. L’odio e la vergogna lo sopraffanno, fino a farlo crollare, colpito da un dolore al petto che sembra più morale che fisico.
Intanto Nial, determinata a far luce sulla scomparsa del marito, si presenta davanti ai giornalisti e accusa pubblicamente Sumru e Tahsin di omicidio. La scena è caotica: telecamere, grida, accuse. Sumru tenta di difendersi, ricordando che era stata proprio Nial a vendere il negozio, ma la donna, accecata dal dolore, la travolge di rabbia e disperazione, convinta che Hikmet le abbia svelato la verità. Le due donne si affrontano come due belve ferite, separate solo dalle ombre dei loro sensi di colpa.