La notte nel cuore Anticipazioni; Martedì 21 Ottobre,Esma sposa Esat Cihan chiede a Melek di sposar

L’episodio del 21 ottobre de La notte nel cuore apre con un’emozione intensa: la gravidanza di Esma è al centro di tutto, ma la felicità è presto velata da un’ombra di preoccupazione. Alla visita in ospedale, la dottoressa scopre che la giovane presenta una malformazione all’utero che rende la gestazione rischiosa. Se decidesse di interrompere la gravidanza, potrebbe non riuscire mai più a concepire. Le parole della dottoressa gelano l’atmosfera, ma Esma non esita: terrà il bambino, anche a costo della propria salute.
Accanto a lei, Sumru cerca di sostenerla, pur non nascondendo i timori per un futuro incerto. Nel suo sguardo si legge la consapevolezza che il destino della ragazza è ormai segnato da un amore che rischia di distruggerla. Quando Esma la chiama “signora”, Sumru la corregge con dolce fermezza: “Chiamami madre.” È un gesto di accoglienza, ma anche di possesso, e da quel momento Esma sente di appartenere a una famiglia che forse non la proteggerà davvero.

Intanto, fuori dalle mura dell’ospedale, la tensione si sposta nella villa degli Shansalan, dove Tassin ordina alla famiglia di sgomberare immediatamente la proprietà. La sua rabbia, ancora viva dopo il tentato omicidio che lo ha quasi ucciso, esplode con tutta la sua forza. Samet, sconvolto, accusa un malore e viene soccorso da Hikmet, che chiama un’ambulanza. La scena è drammatica: la vendetta di Tassin si intreccia alla fragilità di un uomo che crolla proprio quando la sua famiglia avrebbe più bisogno di lui.

Ma i colpi di scena non si fermano. La polizia irrompe nella villa per una perquisizione, convinta di trovare un cadavere sepolto nel giardino. Gli agenti scavano, tra lo sgomento generale, finché non affiora un corpo… ma è solo il cane di Tassin, sepolto anni prima. L’equivoco si rivela frutto di una denuncia anonima, partita dalla moglie di Gurkan. Tassin, freddo e calcolatore, finge di accettare le scuse del commissario, ma dentro di sé capisce che qualcuno sta muovendo i fili nell’ombra.
Più tardi, in un dialogo teso con Sumru, ammette di non ricordare tutto di quella notte e rivela che il corpo “c’era, ma ora non sa dove sia finito”. Una frase che apre a nuovi, oscuri sospetti.

Nel frattempo, Jihan riceve una terribile notizia: suo padre Samet ha avuto un’emorragia cerebrale. Le condizioni sono gravissime e serve un trasferimento immediato ad Ankara. Jihan non esita un attimo — accompagnerà suo padre e resterà al suo fianco. Prima di partire, chiama Melek, la donna che ama, e le affida il loro bambino, promettendole di tornare. È un momento carico di emozione e malinconia: l’amore e la paura si mescolano, lasciando Melek in lacrime.

Ma proprio mentre il dolore unisce, Nu (Nuh) si lascia divorare dalla gelosia. Quando scopre che Melek è sconvolta per Samet, la accusa di preoccuparsi più degli Shansalan che della propria famiglia. Melek, indignata, gli chiede se vuole davvero che il loro bambino cresca senza un padre. La risposta di Nu è gelida: “Se il padre non ci sarà, ci sarà uno zio.” È la goccia che fa traboccare il vaso. Melek lo accusa di egoismo e lo lascia, mentre Tassin interviene per mettere fine all’ennesimo conflitto, ricordando al figlio che la rabbia può distruggere più di qualsiasi nemico.

Parallelamente, il dramma di Esma raggiunge un punto di rottura. A casa, Janan le rivela con crudeltà che Esat non la sposerà e che, una volta nato, il bambino le verrà portato via. Hikmet, fredda e spietata, conferma le parole, aggiungendo che Esat probabilmente darà il neonato in adozione. Esma, però, reagisce con forza: “Il bambino è mio! Lo crescerò io, e Esat mi sposerà!”
Le due donne restano attonite, ma il loro piano si delinea chiaramente: vogliono tenere il bambino e mandare via Esma, con la promessa di un po’ di denaro e una nuova vita lontano da lì. Janan rivela tutto al marito Bunamin, convincendolo che è l’unico modo per salvare la famiglia. La loro ipocrisia si veste di bontà apparente: fingersi protettivi, solo per rubare un figlio.

Ad Ankara, intanto, Harika piange disperata accanto al padre in coma. Jihan la conforta con parole piene d’amore, invitandola a ricordare i momenti felici per trasmettergli speranza. Ma il giorno dopo, tornati al palazzo, la realtà è implacabile: Samet non reagisce, e la famiglia deve affrontare anche questioni pratiche. Chi guiderà ora gli affari?
La discussione degenera presto in una lotta per il potere. Bunamin rivendica il ruolo di tutore del padre, ricordando a tutti di avergli donato un rene. Esat lo deride, ma la tensione esplode quando Jihan, esasperato, urla che sarà lui stesso a occuparsi di tutto. Nessuno osa contraddirlo.

La scena finale segna un inatteso momento di tregua: Nu ed Esat si incontrano in montagna. Dopo mesi di odio, i due si abbracciano, condividendo la stanchezza di guerre familiari che non finiscono mai. Ma dietro quell’abbraccio si nasconde una nuova alleanza. Esat propone a Nu di unirsi a lui per eliminare Jihan dal consiglio di amministrazione. Un piano astuto, che unisce due fratelli in nome del potere, non dell’amore.
Con un sorriso freddo, Nu accetta, convinto di poter finalmente cambiare le sorti della famiglia.
Ma in La notte nel cuore, ogni alleanza è fragile, e dietro ogni promessa si cela un inganno.