Il Paradiso, Mirko Lorusso: ‘Sento di essere molto affine a Johnny’

Con la decima stagione de Il Paradiso delle Signore su Rai 1 ha fatto il suo ingresso un nuovo volto destinato a catturare l’attenzione: Johnny Pastore, interpretato dall’attore Mirko Lorusso.

Nato ad Altamura nel 1997, dopo un percorso teatrale e televisivo, Lorusso è approdato alla fiction ambientata nella Milano dei ’60 con un personaggio libero, sognatore, armonioso e un po’ ribelle: chitarra in spalla, letture beat e voglia di vivere alla giornata.

In questa intervista gli abbiamo chiesto come stia vivendo questa nuova avventura, cosa lo accomuna o lo distingue da Johnny, quali sviluppi possiamo aspettarci per il futuro del personaggio e – oltre il set – come vive il proprio percorso artistico e personale.

Su Johnny: ‘Leggendo la sua descrizione ho pensato che sarebbe stato un personaggio che mi sarebbe davvero piaciuto interpretare’

Lei interpreta Johnny Pastore, un giovane con la chitarra e la testa piena di sogni: come è avvenuto l’incontro con questo personaggio e cosa l’ha maggiormente colpita della sua storia?

‘Il primo approccio con Johnny è stato durante la fase di provini. Grazie alla casting, Adriana Ciampi, e al direttore artistico mi hanno aiutato sin da subito a delineare i confini di Johnny. Leggendo la sua descrizione ho pensato che sarebbe stato un personaggio che mi sarebbe davvero piaciuto interpretare. E difatti, non ha deluso le attese’.

Johnny è descritto come uno “spirito libero”, vicino alla generazione beat e al viaggio, poco legato alle regole: in che misura si sente affine a lui, e in che misura invece lo differenzia dalla sua persona reale?

‘Sento di essere molto affine a Johnny, o di esserlo stato. La passione per la letteratura, per la musica, soprattutto il rifiuto di alcune convenzioni sociali. Alla fine le “stranezze” che hanno caratterizzato Mirko per gran parte della vita sono poi risultate essere le stesse di Johnny. Capisco la sua paura di legarsi ad un luogo e la voglia di vivere “on the road”, alla scoperta di una nuova avventura. Detto ciò credo che per capire un personaggio siano più importanti le differenze che somiglianze. Quindi lavoro soprattutto su quelle’.

L’ingresso in una soap quotidiana come Il Paradiso delle Signore comporta ritmi, impegno e continuità: come sta affrontando questa nuova realtà televisiva rispetto al teatro e ai cortometraggi che ha fatto in precedenza?

‘Fortunatamente vengo da esperienze lunghe e continuative a teatro che sento hanno lasciato delle fondamenta riguardo l’impegno e la disciplina nel lavoro, che sono poi fondamentali su un progetto come Il Paradiso delle Signore.

Ho sostituito le 10-11 ore in sala prove con le ore sul set. Certamente ci sono delle differenze ma sento di poter dire di non essere arrivato totalmente disarmato difronte ad un impegno di questa portata’.

Mirko Lorusso: ‘I rapporti che vedremo sono sostanzialmente quelli che ad oggi si vanno delineando’

Quali alleanze, conflitti o storie d’amore vede per Johnny nei prossimi episodi? Può darci qualche anticipazione – senza svelare troppo – su come evolverà il suo rapporto con gli altri protagonisti?

‘I rapporti che vedremo sono sostanzialmente quelli che ad oggi si vanno delineando. L’amicizia e la complicità con Mimmo darà delle grandi soddisfazioni sullo schermo con scene di spessore. Ci saranno poi due nuovi legami importanti che lo accompagneranno nella serie’.

Il contesto della serie è la Milano di fine anni ’60: come ha lavorato sul look, sul linguaggio, sul mood di Johnny per rendere credibile quella epoca e farlo vivere anche oggi agli spettatori?

‘Il look è rimasto lo stesso con un’attenzione a barba e capelli. Per il linguaggio e il mood ho cercato di rubare dettagli da video dell’epoca come interviste o film’.

Da attore emergente a volto nuovo su Rai 1, quali sono state le sfide più grandi per lei in questo ruolo e quali invece le soddisfazioni più immediate che ha scoperto sul set?

‘Non è sempre semplice sentirsi all’altezza delle attenzioni che un progetto del genere attira su di te’.

‘Da poco ho scelto di dedicarmi principalmente all’audiovisivo e continuerò su questa via’

Passando al lato personale: lei ama la musica, suona la chitarra, ha vissuto in Puglia e a Roma — come queste esperienze la aiutano a dare profondità al suo lavoro e al suo personaggio?

‘Ho vissuto in Puglia, ad Altamura, dove sono nato e cresciuto e ci torno ogni volta che posso, perché c’è la mia famiglia ed è importante per me per ricaricarmi e trovare la motivazione quando sono stanco. Roma è stata la mia seconda città e resto stupito ancora oggi dalla sua bellezza, dopo 5 anni, quando ci passeggio di notte. Suono la chitarra, canto e studio pianoforte. Sono laureato in lettere e spendo in libri la maggior parte dei miei soldi.

Vado molto anche a correre. Per me sono tutti fattori, dalla musica allo sport, che mi aiutano ad essere equilibrato. In ogni aspetto della vita scopro qualcosa che poi porto sul lavoro’.

Guardando al futuro, sia per Johnny sia per Mirko: quali sono i suoi progetti artistici che sta coltivando e quali obiettivi si è posto nei prossimi anni? ti piacciono?

‘Da poco ho scelto di dedicarmi principalmente all’audiovisivo e continuerò su questa via. Nel mio immediato futuro ci saranno progetti televisivi ed al cinema italiano con una attenzione anche per i progetti internazionali’.