La notte nel cuore domenica 26 ottobre: Sumru in fin di vita – Nuh giura vendetta contro Hikmet
La notte cala su Istanbul come un velo di dolore e mistero. Nella penombra delle strade deserte, si sente solo il suono lontano delle sirene e il battito spezzato di un cuore che non trova pace. È la notte in cui tutto cambia, la notte in cui Nuh capisce che l’amore può diventare una maledizione, e che la vendetta è l’unico linguaggio che il dolore conosce davvero.
Sumru giace immobile in un letto d’ospedale, pallida come un’ombra, sospesa tra la vita e la morte. Le sue mani, un tempo calde e forti, ora tremano leggere come foglie nel vento. Intorno a lei, il silenzio è tagliente. Nuh la osserva, gli occhi rossi di rabbia e disperazione. Ogni respiro della donna è una pugnalata nel suo petto. Ogni bip delle macchine accanto a lei è un conto alla rovescia verso qualcosa di irreparabile.
Poche ore prima, nessuno avrebbe immaginato che la loro storia d’amore, costruita tra sguardi rubati e promesse sussurrate, sarebbe finita in una tragedia. Hikmet, l’uomo che aveva giurato di proteggerli entrambi, è il nome che ora brucia sulle labbra di Nuh come veleno. Tutti sanno che è lui il responsabile. Tutti sanno che Sumru non sarebbe ridotta così se Hikmet non avesse attraversato quella linea rossa che separa l’orgoglio dalla follia.

Le voci corrono veloci: una lite, un colpo improvviso, la corsa in ambulanza. Nessuno però conosce la verità completa. Solo Nuh sa cosa è accaduto davvero, e il ricordo lo divora. Ricorda il momento in cui ha visto Sumru cadere a terra, la sua voce spegnersi in un sussurro che sembrava un addio. Da allora, tutto dentro di lui si è spento. Non è rimasto niente, se non un vuoto profondo e un desiderio che cresce come una fiamma: far pagare Hikmet per ogni lacrima versata.
Nel frattempo, fuori dall’ospedale, la pioggia comincia a cadere. È come se il cielo stesso piangesse per loro. La città si riflette nelle pozzanghere, e ogni goccia sembra portare con sé un segreto. Gli amici di Nuh lo cercano, ma lui è irraggiungibile. Ha smesso di parlare, ha smesso di dormire. Rimane lì, accanto a Sumru, stringendole la mano e promettendo in silenzio che nessuno potrà farle del male mai più.
Poi, una notizia scuote l’intero reparto. Hikmet è sparito. Nessuno sa dove si trovi. Alcuni dicono che sia fuggito, altri che stia cercando di coprire le proprie tracce. Ma per Nuh non c’è dubbio: Hikmet è ancora lì, nascosto da qualche parte, e la sua fuga non farà che rendere la sua vendetta più inevitabile.
Le ore passano lente. Sumru apre per un istante gli occhi, deboli ma lucidi, e pronuncia un solo nome: “Nuh…”. Lui si avvicina, le sfiora il viso con dolcezza, ma lei non riesce a dire altro. Una lacrima scivola sul suo viso e si mescola al silenzio. Poi di nuovo il buio. Quel breve risveglio, però, basta a Nuh per capire che lei è ancora lì, che non ha smesso di lottare. E se lei lotta per vivere, lui lotterà per ottenere giustizia.