La notte nel cuore Anticipazioni Martedì 28 ottobre:Nuh e Hikmet arrestati Melek Scegli Chian “vogli
Il nuovo episodio de La notte nel cuore si apre con un silenzio carico di tensione. Melek, sola nel salone del palazzo, guarda il video che le è appena stato mostrato da Nûh. L’immagine di quell’incidente – l’auto di sua madre che si schianta contro un albero, seguita da quella di Hikmet che la osserva agonizzante e se ne va senza soccorrerla – la pietrifica. Le mani le tremano, il respiro si spezza. Non riconosce più l’uomo che ha davanti: suo fratello.
Nûh tenta di giustificarsi, affermando di aver voluto solo “spaventare” Hikmet, come lei un tempo aveva fatto con Sevilay. Ma le sue parole sono veleno. Melek non riesce a trattenere la rabbia: «Questa sarebbe la tua scusa? Vendetta per vendetta?» – gli urla, sconvolta. Nûh si difende con la voce rotta: Hikmet ha lasciato morire loro madre. Tuttavia, la verità che lui rivela non cambia nulla. Per Melek, l’orrore resta.
Quando Sumru e Tahsin entrano nella stanza, l’atmosfera esplode. Melek mostra il video alla madre, che rimane senza fiato. Sumru, colpita al cuore, guarda suo figlio come se vedesse uno sconosciuto. Nûh, disperato, continua a gridare di non sapere che Harika fosse in quell’auto, che non voleva farle del male. Ma Tahsin, duro come la pietra, lo affronta: «Hai perso la ragione, ragazzo. Non esiste giustificazione per il terrore che hai scatenato». Le parole di Tahsin sono la condanna definitiva. Sumru, distrutta, lo guarda e pronuncia una frase che gli trapassa l’anima: «Dicono che tu sia forte, Nûh. Ma hai quasi ucciso tua sorella». Poi se ne va, lasciandolo solo nella desolazione.
Intanto, sulle montagne, Melek incontra Jihan. Gli occhi di lui sono pieni di dolore ma anche di rabbia. Le dice che non può più condividere un tetto con un uomo come Nûh. Le dà un ultimatum: «O vieni con me adesso, o crescerai tuo figlio accanto a un uomo che odia tutto ciò che ami». Le parole di Jihan trafiggono Melek, che scoppia in lacrime. Alla fine, accetta. Gli promette che andrà con lui, ma chiede un’ora per salutare sua madre.
Mentre Melek decide di cambiare il proprio destino, un altro dramma si consuma altrove. Esma, piena di speranza, accoglie Esat con un sorriso, ma lui la respinge freddamente: non la ama, non la vuole, non vuole nemmeno suo figlio. Le sue parole sono un coltello. Esma cerca di fargli sentire il bambino nel grembo, ma lui si ritrae con disgusto. È una scena straziante: la donna rimane sola, in lacrime, mentre l’uomo che ama la lascia fuori dalla loro casa e dalla loro vita.
Nel frattempo, al palazzo, Melek prepara la valigia. Nûh tenta di fermarla, ma lei non vuole più ascoltare. Gli grida che se ne andrà con Jihan, che è stanca di lui e della sua follia. «Non ti sopporto più, Nûh!» – urla. Lui le risponde che, se attraverserà quella porta, non avrà più un fratello. Ma Melek, distrutta, lo guarda per l’ultima volta e se ne va.

Poco dopo, il dramma raggiunge l’apice. Melek sta per lasciare la casa quando Nûh la insegue, estraendo una pistola. Lei, impavida e disperata, si volta verso di lui: «Spara, se pensi che questo possa fermarmi!». Nûh abbassa l’arma, ma poi la punta contro se stesso, minacciando di togliersi la vita se lei se ne andrà. In quell’istante arrivano Sumru e Tahsin. Le urla, i pianti, il panico… finché Sumru riesce a togliergli la pistola dalle mani tremanti.
Melek, terrorizzata, chiama Jihan. Gli dice di perdonarla, di capire che non può lasciarlo in quello stato. Jihan resta in silenzio, poi chiude la chiamata. Melek prova a richiamarlo, ma il telefono è spento. Il suo sogno d’amore si frantuma in un istante.
Nel frattempo, alla villa, la tensione cresce. Esma cade dalle scale, perdendo conoscenza. Tutti accorrono, ma Esat resta immobile, gelido. Gli occhi degli altri lo accusano di averla spinta. Janan lo affronta apertamente, insinuando che lui abbia tentato di uccidere sua moglie. Ma Esma si riprende e nega tutto, affermando che è stata solo una caduta. Le parole però non bastano: il sospetto resta sospeso nell’aria come un fantasma.
Intanto, alla stazione di polizia, tutto cambia direzione. Gli agenti bussano alla porta del palazzo Sansalan: Nûh è in arresto per tentato omicidio di Hikmet e Harika. Poco dopo, in un’altra parte della città, gli stessi agenti bussano alla villa di Hikmet… e le notificano il suo arresto per tentato omicidio di Melek e Sevilay. Un colpo di scena devastante: entrambi vengono portati via in manette. Due nemici che ora condividono lo stesso destino.
Le scene si alternano tra i due arresti. Nûh, in macchina, chiede agli agenti se sia stata Hikmet a denunciarlo; lei, nella sua auto, grida che è tutto un errore. Ma ormai nessuno li ascolta. Vengono rinchiusi in celle opposte, separate solo da una grata. Nûh, con un sorriso ironico, le consiglia di usare il cappotto come coperta, “perché di notte qui dentro fa freddo”. Hikmet lo fulmina con lo sguardo, ma non risponde. Due prigionieri, due colpe incrociate, e nessuno davvero innocente.
Fuori, davanti alla centrale, un’altra tempesta si scatena. Sumru arriva trafelata e trova Harika ed Esat. Va incontro alla figlia con le braccia aperte, ma Harika la respinge con parole gelide: «Non sei venuta per me, sei venuta per il figlio che ha cercato di uccidermi!». Esat, rabbioso, la sostiene: «Non sei nostra madre. Sei la madre di un assassino!». Le urla dei due si mescolano al pianto sommesso di Sumru, che tenta di spiegarsi, di dire che li ama tutti allo stesso modo. Ma non c’è più spazio per le parole. I suoi figli si voltano, lasciandola sola, tremante, davanti alla porta del commissariato.