La notte nel cuore, come finisce l’operazione di Nuh: terapia intensiva e 48 ore decisive
Nelle prossime puntate de La notte nel cuore, l’operazione di Nuh per rimuovere la massa tumorale al cervello si concluderà con successo, ma non senza complicazioni: durante l’intervento il ragazzo sarà vittima di un arresto cardiaco, poi rianimato. Al termine, il chirurgo disporrà il trasferimento in terapia intensiva, spiegando che le prossime 48 ore saranno decisive per capire se il decorso sarà stabile o se insorgeranno nuove criticità.
L’attesa fuori dalla sala operatoria diventerà interminabile
L’attesa fuori dalla sala operatoria, durante l’intervento per la rimozione della massa tumorale dal cervello di Nuh, sarà interminabile.
Nihayet arriverà addirittura a dire che quella è sicuramente la giornata più lunga della sua vita. Tutti saranno preoccupati per le sorti del ragazzo, Sumru inizierà a ipotizzare che possa essergli successo qualcosa di grave, visto che nessuno esce dalla sala operatoria per dar loro degli aggiornamenti. In effetti, l’intervento non si rivelerà una passeggiata e a un certo punto i medici sembreranno anche pronti a gettare la spugna, visto che Nuh sarà vittima di un infarto. Tuttavia, il cuore proseguirà a battere e alla fine l’operazione verrà portata a termine.

Melek crollerà nel corridoio: ‘Mi manca l’aria, non esco di qui’
Nel frattempo, nel corridoio dell’ospedale l’aria sarà pesante. Melek dirà più volte di sentirsi mancare: “Mi manca l’aria.
Giuro, mi manca l’aria, basta”. Cihan inizierà a preoccuparsi per la moglie, vista anche la gravidanza: “Dai, esci un attimo. Sei stanchissima, tesa. Uscire ti farebbe bene. Ti prego, pensa al nostro bambino”. Ma lei non mollerà: “No, io non esco, non ce la faccio. Aspetto qui”.
Il chirurgo annuncerà l’esito: intervento riuscito ma 48 ore decisive
Proprio in quel momento il chirurgo arriverà nel reparto e loro gli andranno incontro agitati. “Dottore, com’è andata?”, chiederà Melek. Il medico annuncerà che l’intervento è tecnicamente riuscito: “Innanzitutto lasciatemi dire questo: l’operazione è andata molto bene”. Loro esploderanno di sollievo, ringraziando più volte. Poi il medico aggiungerà la parte che li farà gelare: “Tra poco trasferiremo Nuh in terapia intensiva, però in questi interventi esiste sempre un rischio di complicazioni.
In questo caso il rischio è un po’ più alto. Le prossime 48 ore saranno cruciali. Se tutto procederà come speriamo, allora parleremo del decorso”.
Vorrebbero vederlo subito, così chiederanno se sia possibile. Il medico concederà solo uno sguardo attraverso il vetro della stanza: “Va bene, attendiamo che venga trasferito in terapia intensiva, poi potrete vederlo”. Poi congederà la famiglia con un ultimo augurio: “Di nuovo, tanti auguri di pronta guarigione”.
La scena si chiuderà con un coro di gratitudine e lacrime di scarico emotivo: “Grazie a Dio. È andata benissimo”.