La notte nel cuore Domenica 26 ottobre : Sevilay dice addio a Nuh che viene arrestato ,Sumru muore

L’oscurità cala sulla villa dei Sanslan come un presagio di rovina. Le luci tremolano sulle pareti fredde di una casa che non appartiene più a nessuno: solo echi di voci, promesse infrante e sguardi pieni di rancore. In questo nuovo e drammatico capitolo de La notte nel cuore, tutto cambia. L’amore si trasforma in odio, la giustizia in vendetta, e la morte si avvicina in silenzio, pronta a colpire chiunque osi sfidare il destino.

La puntata si apre con un’immagine spettrale: un’auto distrutta, una donna ferita tra le lamiere e qualcuno che osserva senza muovere un dito. Quella notte segnerà per sempre la vita di Nuh, che finirà in prigione, vittima dei propri errori e delle bugie di chi lo circonda. Mentre lui chiede perdono, la verità sull’incidente che ha ridotto in fin di vita Sumru esplode come una bomba, travolgendo tutti coloro che hanno qualcosa da nascondere.

Nella villa, Esma vive ormai da ospite indesiderata tra i Sanslan. Ogni suo gesto è misurato, ogni parola detta con cautela. Ma il gelo di Arika, che la fissa con disprezzo, la fa sentire sempre più un’intrusa. L’aria nella casa è densa, sospesa, come prima di un temporale. E quando Tassin fa irruzione nel salone, accompagnato da Nuh e da uomini vestiti di nero, la tensione diventa paura. Con voce fredda e ferma, Tassin annuncia che la famiglia Sanslan deve lasciare immediatamente la villa: ora appartiene a lui.

La notizia cade come una lama. Cihan tenta di reagire, ma viene respinto con brutalità. Hikmet, in lacrime, cerca di ricordare a Tassin il dolore che stanno vivendo, ma lui le risponde con crudeltà: “Ora conoscerete lo stesso dolore che avete inflitto agli altri.” Uno dopo l’altro, i Sanslan raccolgono poche cose e lasciano la loro casa, accompagnati dallo sguardo dei servi che scelgono di restare con il nuovo padrone. Il rumore della porta che si chiude alle loro spalle è come un colpo di pistola: segna la fine di un’epoca.

Umiliati e sconfitti, i Sanslan si rifugiano in una piccola casa ai margini della città. Le pareti spoglie e l’aria fredda sono il riflesso della loro vergogna. Cihan osserva i telegiornali che mostrano le immagini della loro cacciata, mentre il mondo intero assiste alla caduta della famiglia che un tempo dominava tutto. Le sue mani tremano, la rabbia gli corrode il cuore.

Intanto, nella villa ora vuota, Tassin e Nuh brindano alla loro vittoria. Ma la gioia dura poco. Hikmet rifiuta di andarsene del tutto, decisa a difendere i suoi diritti legali. È solo l’inizio di una nuova guerra. Poi appare Sumru, decisa a chiedere rifugio a Nihayet. Ma viene accolta con freddezza: né Nihayet né Arika hanno dimenticato i suoi tradimenti. Le sue parole, però, gelano tutti: “Un tempo anche io fui cacciata da questa casa, e nessuno ebbe pietà di me.” Il cerchio del destino si chiude, e chi un tempo feriva ora conosce il sapore dell’umiliazione.

Nel frattempo, Nuh incontra Nial, la moglie di Gurkan. Con voce tesa, le chiede perché abbia denunciato sua madre per la morte di Gurkan. Lei, tremante, confessa che fu Hikmet a convincerla. Quelle parole lo devastano: l’odio verso Hikmet cresce fino a consumarlo. Promette di ristabilire la verità e difendere l’onore di sua madre, ignorando che quella promessa lo condurrà alla rovina.

Altrove, Sevilay cerca Nuh per parlargli di suo padre. Ma il destino si diverte a intrecciare i fili dell’amore con quelli del dolore: lo incontra invece Cihan, che le rivela che suo padre è morto e che i suoi fratelli sono partiti per l’America. È un colpo al cuore. Tutto ciò che Sevilay aveva sperato si dissolve nel nulla. In quel momento entra Nuh nel locale, accecato dalla gelosia nel vederla con Cihan. La sua rabbia esplode. La trascina per un braccio, la umilia davanti a tutti, colpisce il tavolo e sparge acqua sul suo volto. La folla osserva in silenzio, mentre l’uomo che diceva di amarla la distrugge pubblicamente.

Cihan reagisce, e lo scontro tra i due degenera in violenza. Quando gli uomini li separano, Sevilay fugge con Cihan, le lacrime che le rigano il viso come ferite. Nuh resta solo sotto la pioggia, urlando contro la notte. È l’immagine della disperazione: un uomo che ha perso tutto, schiavo della propria collera.

Sevilay trova rifugio nella casa dei Sanslan, accolta da Cihan con dolcezza. Lui la protegge, intuendo che dentro di lei c’è una frattura profonda. Ma altrove, Nuh crolla nel rimorso. Scopre il messaggio che lei gli aveva mandato prima dell’incontro: voleva solo parlargli del padre, chiedendogli fiducia. Ogni parola è un colpo al cuore. La chiama, ma il suo numero è bloccato. Quel silenzio è la condanna definitiva del loro amore.

Intanto, Tassin parte per un viaggio d’affari, promettendo a Sumru che tornerà presto. Ma il destino ha già scritto un finale tragico. Nella notte, mentre guida sotto la pioggia, un pezzo di metallo cade dalla macchina davanti alla sua. Sumru sterza, perde il controllo, e la sua auto si schianta contro un albero. Le lamiere si piegano, il vetro esplode. È un urlo nel buio.

Hikmet arriva pochi minuti dopo, riconosce il veicolo distrutto. Sente la voce di Sumru che chiede aiuto. Ma i suoi occhi sono freddi, il cuore di pietra. “Salvati da sola,” sussurra, voltandosi e lasciandola morire tra le fiamme. È il compimento della vendetta. Quando si allontana, le fiamme si spengono lentamente e sul suo volto non c’è emozione, solo calma glaciale.

Intanto, nella casa dei Sanslan, la tensione esplode. Assad, pieno di rabbia, scaccia Esma e la umilia, accusandola di non essere degna di lui. Le sue parole sono come frustate: la colpiscono più dei gesti. Esma, distrutta, cerca conforto, ma trova solo porte chiuse. Quando la figlia Jenan interviene per difenderla, Assad la respinge con brutalità. È Nihayet a interrompere la scena, affrontandolo con coraggio e imponendogli di andarsene.

Mentre la notte cala sul palazzo, il destino si stringe attorno a tutti i personaggi come una morsa. Sumru giace tra la vita e la morte. Nuh è divorato dal rimorso e dalla colpa. Sevilay cerca pace ma trova solo vuoto. E Hikmet, la donna che si credeva vittima, è diventata carnefice.

Quando tutto tace, solo il vento resta a raccontare ciò che è successo: amori distrutti, famiglie in rovina e un cerchio di vendette che continua a girare. In La notte nel cuore, il passato non muore mai — ritorna, puntuale, a chiedere il conto.