LA NOTTE NEL CUORE : Samet cambia idea e avverte a Sumru sulle sue intenzioni.
La notte cala sulla villa come un presagio oscuro, e il silenzio che avvolge quelle stanze diventa un inganno crudele. Nulla sarà più come prima: le mura stesse sembrano trattenere il respiro, in attesa dell’inevitabile esplosione.
Esma, fragile e tormentata, è consumata dall’angoscia per Esat. Ogni pensiero, ogni battito del cuore è per lui. Le sue dita tremanti corrono sul telefono, compongono e cancellano messaggi mai inviati. E proprio in quell’attimo di vulnerabilità, una voce alle sue spalle la gela: Gian. L’uomo appare come un’ombra minacciosa, pronto a spezzare ogni illusione di pace. Con uno sguardo glaciale e una voce tagliente, ordina a Canan di raccogliere tutti gli effetti personali di Esat e di gettarli fuori dalla villa. È l’esilio. È la condanna.
Mentre Canan obbedisce, straziata ma impotente, Esma fugge in giardino in lacrime, registrando un messaggio disperato per Esat. Ma il destino non le concede tregua: Mesut la sorprende e, sospettoso, la interroga. Lei, con voce strozzata, nega tutto, cercando di nascondere il suo dolore e di deviare l’attenzione.
Intanto, la tragedia si abbatte altrove. Oscan, gravemente ferito in uno scontro sanguinoso, viene trasportato in ospedale. Parallelamente, Esat cade nelle mani di brutali rapitori che lo trascinano in un furgone. Ogni sua resistenza è inutile, e il capo dell’operazione, Bugnamin, contatta Gian per annunciargli l’esito: Esat è stato preso. Ma il prezzo pagato è altissimo: Oscan è a un passo dalla morte. La furia di Gian esplode al telefono, maledicendo il momento in cui ha affidato l’incarico a un uomo incapace.
La tensione raggiunge il culmine quando Esat, insanguinato e furioso, viene condotto davanti a Gian. I due fratelli si affrontano come nemici mortali. Le parole di Esat sono pugnalate: accusa gli uomini di Gian di avergli sparato, giura vendetta e promette di distruggerlo pezzo per pezzo. Gian, folle di rabbia, gli punta una pistola alla tempia, deciso a fargliela pagare. È in quel preciso istante che Samet irrompe nella stanza, urlando contro Gian. Il conflitto familiare esplode in tutta la sua violenza: fratelli contro fratelli, padre contro figlio, accuse reciproche che spezzano ogni legame.
Gian, ormai al limite, pronuncia la sua sentenza: se Esat rimane, lui se ne andrà per sempre. Le parole cadono come una condanna irrevocabile. Samet, dopo un istante di silenzio lacerante, sceglie. E sceglie Esat. Il dolore di Gian è incontenibile. Con il cuore spezzato e l’anima in frantumi, lascia la villa che per anni aveva chiamato casa. L’auto si allontana nella notte, mentre dietro di lui restano solo rancore e ferite aperte.

Samet, rimasto padrone della villa, si macchia però subito di un gesto oscuro: ordina a Bugnamin di seppellire la verità, di insabbiare chi abbia davvero sparato a Oscan. Nessuno dovrà sapere. Esat, nonostante il corpo segnato dalle ferite, si rialza vittorioso, proclamandosi il vero padrone della casa. Una sfida sottile ma devastante.
Nella sua stanza, il conflitto continua. Arika affronta Esat accusandolo di essere il responsabile di tutto il disastro. I due litigano ferocemente, ma alla fine si abbracciano, cercando una fragile tregua. È allora che Esma entra con un vassoio di caffè, sperando di confortare Esat. Ma lui, freddo e distaccato, la respinge, ferendola profondamente.
Intanto, lontano dalla villa, Gian vaga solo, sconfitto. La sua anima è devastata. Scrive una lettera d’addio a Melek, l’unico amore che gli resta, prima di consegnarsi a un destino incerto.
Nella villa, però, la vita continua. Sotto il cielo stellato, No e Sevilay vivono un raro momento di dolcezza: una stella cadente, una risata condivisa, un desiderio segreto. Ma anche quella leggerezza è destinata a durare poco.
Il giorno del divorzio tra Samet e Sumru arriva, e l’aula di tribunale diventa teatro di vendette e umiliazioni. Samet è deciso a distruggerla, mentre Sumru appare accompagnata da Tashin, alimentando ancora di più il suo odio. Nel frattempo, Gian tenta disperatamente di rivedere Melek, ma lei lo respinge. Non resta che affidarle una lettera, l’ultima traccia del suo amore.
E così, tra amori spezzati, fratelli divisi e segreti insabbiati, la saga dei Sanalan scrive un nuovo capitolo intriso di dolore, tradimenti e minacce di vendetta. Nulla sarà più come prima: la guerra è appena iniziata, e nessuno potrà uscirne indenne.